pa Creme solari, fototipo e spf: i consigli per l'estate 2020

Estate 2020: tutto quello che c’è da sapere sulle creme solari

Estate 2020: tutto quello che c’è da sapere sulle creme solari

creme solari

L’estate 2020 si avvicina e, anche se sarà un po’ diversa dalle precedenti, questo non ci impedirà di poter prendere un po’ di sole in compagnia delle nostre creme solari.

Ma come scegliere un filtro di protezione che sia adatto alla nostra pelle? Scoprilo in questo articolo!

Conoscere il proprio fototipo, una questione di pelle

La pelle è l’organo più esteso che abbiamo e la prima barriera di protezione tra il nostro organismo e l’ambiente circostante. L’eccessiva e prolungata esposizione ai raggi ultravioletti (UV) è tra i fattori di rischio più importanti nell’insorgenza del melanoma e dei tumori della pelle.

Occhi, incarnato e capelli possono dirci molto del nostro livello di fragilità al sole. In base a queste variabili, possiamo identificare sei fototipi diversi:

  • Fototipo 1: carnagione lattea con lentiggini, occhi azzurri, capelli rossi. Sempre protezione estrema;
  • Fototipo 2: pelle chiara, occhi azzurri o verdi, capelli biondi. Sempre protezione alta;
  • Fototipo 3: pelle chiara, occhi castani, capelli castani. Cominciare con una protezione medio – alta e diminuire gradualmente dopo i primi giorni di esposizione;
  • Fototipo 4: pelle olivastra, occhi scuri e capelli bruni. Cominciare con una protezione media e diminuire gradualmente dopo i primi giorni di esposizione;
  • Fototipo 5: pelle olivastra, occhi scuri, capelli neri. Necessita generalmente di protezione bassa;
  • Fototipo 6: pelle scura, occhi scuri e capelli neri. Necessita generalmente di protezione bassa.

Come funzionano le creme solari?

Scoperto qual è il proprio fototipo, non resta che scegliere le creme solari più adatte alla nostra pelle.

Gli esperti in materia concordano che nella scelta si debbano preferire creme che offrono una protezione ad ampio spettro. Cosa significa? Che i filtri solari devono avere una protezione sia contro i raggi UVA (quelli che penetrano più in profondità nella pelle e sono i principali responsabili dell’invecchiamento della pelle e passano attraverso i vetri) che UVB (non passano attraverso il vetro, sono parzialmente bloccati dall’ozono, penetrano meno e sono i principali responsabili delle scottature e associati a tumori, anche se entrambi partecipano alla trasformazione neoplastica).

Tra le informazioni in etichetta delle creme solari, quello più conosciuto è l’Spf, che sta per Sun Protection Factor (fattore di protezione solare). Numeri più grandi indicano una maggiore protezione e vale la regola generale per cui nella scelta di una crema, l’Spf debba essere inversamente proporzionale al fototipo.

Questo significa prediligere una crema con Spf elevato (come 50) quanto più vicini a fototipi bassi, come 1-2 (carnagione chiara o molto chiara, capelli dal biondo al castano chiaro, suscettibile di scottature con facilità).

Ma quale è il vero significato dell’Spf? E’ un sistema volto a misurare la protezione contro i raggi UVB (quelli, dicevamo, responsabili delle scottature). Scrivono infatti dalla Food and Drug Administration (Fda): “Il valore SPF indica il livello di protezione dalle scottature fornito da un prodotto solare”.

Questi prodotti, cioè, misurano la quantità di esposizione ai raggi UV tale da causare una scottatura su una pelle protetta rispetto a una non protetta. E qui veniamo ai numeri: una crema con Spf 15 permetterà di rimanere al sole prima di scottarsi 15 volte più a lungo che senza crema.

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