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Non è mai troppo presto per la prevenzione delle malattie del seno
È probabilmente la diagnosi più sconvolgente ed inaccettabile per una donna, dal momento che ad essere colpita è una delle parti più intime del corpo femminile.
Oggi, grazie alla prevenzione, le aspettative di vita di fronte ad una diagnosi terribile come quella di un tumore al seno sono notevolmente aumentate.
Il numero delle donne colpite dal problema è in ascesa di anno in anno. Ecco perché la prevenzione gioca un ruolo fondamentale. È importante iniziare da giovanissime, già dai 20 anni.
Si può prevenire in diversi modi: da sole grazie all’autopalpazione che rimane la prima alleata di ogni donna. È semplice, ogni donna conosce il proprio corpo meglio di chiunque altro ed avverte immediatamente i sintomi quando qualcosa non va.
Un’analisi di supporto all’ecografia è la mammografia al seno, ad oggi il metodo più sicuro in fatto di prevenzione. Si tratta di un esame radiologico che fa uso di bassissime dosi di radiazioni e consente uno studio molto accurato delle mammelle. È assolutamente raccomandata sia in casi di sospetto cancro al seno, sia come esame preventivo per una diagnosi precoce dello stesso.
Le testimonianze delle donne colpite dal problema sono significative e servono da forte insegnamento, per evitare che sia troppo tardi e che non ci si renda conto del problema con tempestività.
Vi raccontiamo la storia di Monica, una mamma piena di energia che a 36 anni e tre figlie ha scoperto di avere un problema al seno.
“Sono metodica in tutto quello che faccio: dalle normali attività di routine quotidiana alla sempre frenetica vita familiare. Lo sono anche in fatto di salute, curo e tengo costantemente sotto controllo il mio corpo perché ritengo che sia fondamentale per vivere bene. Per abitudine, prenoto una volta all’anno un’ecografia al seno che mi ha sempre dato esiti positivi, così sono serena per la mia salute fisica e mentale. Avendo una famiglia è un pensiero non da poco…
L’anno scorso però qualcosa non è andato come al solito.
Avevo già prenotato la mia visita eppure non so cosa sia stato – forse quel proverbiale intuito femminile – a farmi sentire la necessità di accelerare i tempi. Non ero serena e volevo delle certezze.
Ricordo ancora chiarissimo quel giorno, il volto del medico mentre dice:
“- Signora, dai risultati notiamo la presenza di un nodulo. È piccolo ma c’è.
Stia tranquilla, il più delle volte non è nulla.
Facciamo subito una mammografia per sicurezza e per stare tranquilli.”
Fu una notizia sconvolgente. Non sapevo che pensare. Poi la mia mente si fermò sui volti delle mie figlie e di mio marito. E se succedesse il peggio? Quanto sarebbe difficile per loro?
Ogni anno sono 42.000 i casi diagnosticati sul tumore al seno in Italia. Parliamo di un reale problema sociale da prevedere quanto prima e scacciare in tempo.
“I medici sono stati eccezionali durante tutta la fase di cura. Non sono mai stata sola, mi rassicuravano continuamente. Oggi sto di nuovo bene, per fortuna lo abbiamo preso in tempo.
Il percorso non è stato per niente semplice: un lungo calvario fatto di mastectomia, chemioterapia, radioterapia che hanno comportato perdita di capelli e crollo dell’umore. Ero stremata, al limite del tracollo psicologico. Poi di nuovo la luce, grazie alla competenza dei medici ed il supporto costante della mia famiglia. Oggi mi sento bene e guardo con fiducia al mio futuro, accanto alle mie splendide figlie!”
Prevenire è importante. Farlo in anticipo e di continuo è fondamentale.
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