pa
Ottobre rosa, ottobre della prevenzione. Anche quest’anno, infatti, il mese autunnale per antonomasia vede come protagonista della ricerca medica e scientifica la lotta al tumore al seno, che colpisce almeno 1 donna su 9 nell’arco della vita. La speranza di vita a 5 anni dalla diagnosi, comunque, è in continuo aumento: negli ultimi 20 anni dall’81% è passata all’87%.
La ricerca, le innovazioni e soprattutto la prevenzione hanno portato a questi meravigliosi risultati e oggi, noi del Centro Medico Tiziano, vogliamo condividere con voi una pillola utilissima: come effettuare correttamente l’autopalpazione al seno.
Questo passaggio, infatti, costituisce il primo step nella lotta al cancro al seno.
Probabilmente il timore di non eseguirla correttamente o teme quello che potrebbe sentire o scovare. Ma è solo conoscendo il proprio corpo, mese dopo mese, che è possibile accorgersi di cambiamenti sospetti. Sfatiamo anche il mito che solo da una certa soglia di età in poi ci si debba preoccupare di fare prevenzione: noi consigliamo alle ragazze già dal ventesimo anno di età di effettuare l’autopalpazione.
Bastano un paio di minuti e i gesti da compiere sono molto semplici e naturali.
L’autopalpazione si esegue in due fasi e il momento migliore per eseguirla è alla fine del ciclo mestruale, perché la mammella è meno tesa e questo potrebbe procurarci meno fastidio nel farla.
– La prima fase è quella dell’osservazione e va fatta di fronte ad uno specchio. Le posizioni da assumere sono due, una frontale e una di profilo. Cosa andremo ad osservare? La simmetria, cioè se le due mammelle sono uguali (tenendo conto anche che piccole differenze sono fisiologiche) e le alterazioni cutanee come ad esempio pelle arrossata, rientranze, tumefazioni. Andremo ad osservare in maniera più dettagliata, poi, la zona del complesso areola-capezzolo stando attente che non ci siano, soprattutto, avvallamenti.
– La seconda fase è quella della palpazione vera e propria, che può essere eseguita in piedi o in posizione supina. A seconda della mammella da palpare, porteremo la mano del lato opposto e cominceremo a palpare dall’esterno verso l’ascella, con piccoli movimenti circolari ed effettuando una leggera pressione, procedendo poi verso la parte interna. Una volta completati i movimenti circolari possiamo anche effettuare dei movimenti lineari spostando la mano dall’esterno verso l’interno della mammella, effettuando sempre una leggera pressione.
Ricorda: la prevenzione può salvare la vita!